Un grazie, che non è mai abbastanza

Sono passati un po’ di giorni da quel che è stato il nostro (e vostro) meraviglioso Concrete Jungle Fest ed è giunto il momento di fare dei doverosi ringraziamenti che, per quanto sinceri, non saranno mai abbastanza.
Prima di tutto grazie per esserci stati, perché senza la vostra partecipazione noi non saremmo stati così contenti di esser stati “dietro le quinte” a coordinare, organizzare, risolvere e, soprattutto, di esser felici di fare tutto questo.

Grazie a chi ha attivamente partecipato alla realizzazione di questo festival: a tutti i writers che hanno reso la stazione di Melzo un posto stupendo e meno grigio; al Gruppo GAM per aver tenuto il workshop di writing; all’Associazione Theao per la maratona teatrale; alla bellissima musica de Le Pinne, Orfeo e Calvino, ai videomakers Alessandro LovecchioMario Blaconà e Salvatore Difrancesco che ci hanno fatto vedere dei corti di qualità e, soprattutto, un enorme grazie a tutti i volontari e al team del Concrete Jungle Fest Guido Bertazzoni, Michelle Vicardi e Mario Blaconà, alla Cooperativa Sociale Industria Scenica, a Progetto Itinera, alla Rete Giovani di Melzo e, ultimo ma non ultimo, a Cogeser, nostro sponsor che ha creduto fortemente in noi e in questo progetto fin dal principio.

Abbiamo fatto un video e (tante) foto per ricordarvi e ricordarci di quanto sia stato bello.

Con fatica, orgoglio e soddisfazione.

Concrete Jungle Fest’s Team

 

 

Manifesto del Concrete Jungle Fest

Il Concrete Jungle Fest ha un grande ed unico scopo: rivalorizzare gli spazi di un quartiere in fase di ricostruzione attraverso due giorni dedicati all’arte.

Vogliamo far qualcosa che possa lasciare segni tangibili di quel che avverrà, perché è vero che (probabilmente) non cambieremo il mondo, ma la stazione di Melzo, quella sicuramente sì.

Così abbiamo pensato ad un nostro personalissimo manifesto che possa darvi un’idea di quel che succederà il 27 e il 28 Settembre. Eccolo qui:

1- Rallegrare la stazione di Melzo e lo spazio limitrofo attraverso una schiera di strepitori writers che vi faranno dimenticare di essere in un luogo della provincia di Milano

2- Farvi partecipare a diversi workshop: per affinare eventuali capacità, per farvi misurare con pratiche artistiche sconosciute e, soprattutto, per scoprire qualcosa di nuovo

3- Farvi ascoltare dell’ottima musica.
Andate subito a googlare Le Pinne, Calvino e Orfeo 

4- Farvi rilassare mentre guardate “Contro”, il bellissimo cortometraggio del nostro Mario Blaconà e “A Corto d’Identità”, della Cooperativa Milagro

5- Farvi gustare degli ottimi aperitivi (che potrebbero benissimo trasformarsi in pranzi e cene) perché ci piace fare e sentire dei gioiosi brindisi beneauguranti.

Non sarà tutto qui, perché il programma è fitto e perché, sicuramente, ci verranno in mente un sacco di altre cose belle da proporvi, ma non vogliamo svelarvi tutto e subito perché tutti sappiamo quanto è strabiliante il piacere dell’attesa (e della sorpresa), però è proprio questo che vogliamo fare: stupirvi.